19/10/2014

manononnanipoteMia nonna è stato un punto di riferimento importante nella mia vita.

Era una donna dolce e solare, che mi dava le caramelle morbide per consolarmi e mi portava in giro per il quartiere dove la conoscevano tutti.

Ogni tanto mi ritornano in mente le sue parole.
“Nonna domani come faccio all’interrogazione di matematica? E’ difficile”
Lei mi rispondeva “fai come se fosse la cosa più facile per te”.

Quando riuscivo a mettere in pratica il suo consiglio funzionava!

Oggi so che mia nonna inconsapevolmente usava una tecnica molto semplice e adattabile, proveniente dall’approccio strategico:

la prescrizione del “come se”.

“…Immaginiamo di entrare in un locale convinti di essere antipatici e indesiderati; ovviamente lo si farà con uno sguardo diffidente e circospetto.
Proviamo a spostare la prospettiva e mettiamoci nei panni delle persone che sono nel locale e che vedono entrare un tipo dallo sguardo diffidente.

Cosa faranno queste persone? Ovviamente lo contraccambieranno con sguardo di diffidenza.

L’effetto finale sarà quello di ottenere la conferma della supposizione di essere antipatici e indesiderati senza che ci si renda conto che si tratta di una nostra cotruzione di realtà.

Un altro esempio: a una persona che soffre di manie persecutorie e sente tutto intorno ostilità e rifiuto, si può prescrivere di comportarsi come se fosse convinto di riuscire simpatico, concentrandosi su qualche comportamento, anche il più piccolo, che possa indicare praticamente questa convinzione e mettendolo quotidianamente in pratica nelle relazioni.

Tante piccole ma concrete azioni rovesciano l'usuale interazione tra quella persona e la sua realtà, in modo che gli altri si porranno diversamente nei suoi confronti, conducendolo a verificare nella realtà l'esperienza di sentirsi simpatico  e desiderato.

Come ben sanno, oltre ai logici, gli studiosi di scienze sociali, le profezie credute si autodeterminano."
(dal libro Terapia Breve Strategica – Watzlawick e Nardone )

Insomma, le convizioni che abbiamo di una determinata situazione e i comportamenti che attiviamo di conseguenza,

determinano quello che realmente succede;

«una supposizione o profezia che per il solo fatto di essere stata pronunciata, fa realizzare l’avvenimento presunto, aspettato o predetto, confermando in tal modo la propria veridicità» (Robert K. Merton)

Grazie nonna per i tuoi consigli!

Buona nuova settimana

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